La lotta di classe nel XXI secolo, di Lidia Undiemi
La prima inchiesta globale sullo sfruttamento del lavoro contemporaneo
«Un volume dalle posizioni radicali in cui parte dalla Rivoluzione francese fino ad arrivare alle disuguaglianze di oggi, proponendo un “manifesto” finale per “rilanciare il ritorno alla lotta di classe liberandola dall’inganno della terza via» – Alessia Rastelli, la Lettura
Tutto il mondo converge verso un’unica, pericolosa traiettoria politica: la negazione del conflitto sociale. Ma sotto l’illusione dell’«interesse comune» si nasconde una sempre maggiore aggressività del capitale contro il lavoro. Si assiste così a un ribaltamento della lotta di classe: gli interessi del capitale sono divenuti interessi di «tutti», assurgendo a un rango superiore. In questo libro, Lidia Undiemi compie un’impresa notevolissima: analizza la guerra del capitale contro il lavoro in tutto il globo, dai principali Paesi europei agli Stati Uniti, dal Sud America all’Asia: una lotta «quasi vinta», che ha incoronato il neoliberismo come ideologia mondiale, ha prodotto ovunque peggiori condizioni di vita per i lavoratori, ha favorito la creazione di organi decisori internazionali svincolati da ogni legittimazione democratica. Dimostra inoltre nel dettaglio come lo sviluppo delle multinazionali favorisca l’aumento incessante delle disuguaglianze; propone concrete misure per la fine della globalizzazione neoliberista, invoca una nuova fase di conflitto di classe su un terreno pienamente democratico e la formazione di un soggetto politico finalmente all’altezza della posta in gioco. Un tour de force intellettuale, una guida per comprendere il presente.