Christophe Palomar, La crisi colpisce anche di sabato
Sabato sera. A Roma, dalla finestra dell’appartamento di famiglia, il pensionato Adriano Pasciuti, nato, cresciuto e vissuto a Testaccio, assiste al tramonto dell’estate e della vita, trascorsa fra gli ideali di una rivoluzione mancata, le promesse sfumate del benessere e un matrimonio che ha lasciato solo rimpianti. A Milano, Gioia Airaghi, manager in una multinazionale, moglie e madre trascurata, approfitta della momentanea solitudine per recuperare il lavoro arretrato. Le fanno compagnia la vodka e la memoria di amori perduti: ma il passato è pronto a riaffacciarsi. Intanto, a Ferrara, un gruppo di ragazzi alle soglie della vita adulta si trova per una pizza dopo il cinema. Una manciata di esistenze già indirizzate lungo i binari della vita di provincia: speranze e disillusioni, accoppiamenti e solitudini, tutto sembra già deciso. Ma da quel sabato per nessuno la vita sarà più la stessa. Da questi tre momenti simultanei – tre città, tre generazioni, tre condizioni sociali, la straordinaria normalità di un sabato italiano – si dipana La crisi colpisce anche di sabato, romanzo-affresco che racconta l’Italia di oggi attraverso il fil rouge della crisi – una crisi morale e materiale, individuale e collettiva, forse eterna e senza soluzione – fino agli inattesi e deflagranti colori finali. Un’Italia sofferente e ferita, di fronte alla quale Christophe Palomar tiene la penna salda, fine e cordiale, e lo sguardo lucido, ironico e crudo: la penna e lo sguardo di un nuovo protagonista della narrativa italiana.